In un briefing, un portavoce delle forze militari israeliane ha tracciato un bilancio dei raid dell'aviazione di Tel Aviv: nella sola area di Teheran colpiti 40 obiettivi, inclusi centri di comando e infrastrutture strategiche. Per il portavoce gli attacchi iniziali hanno consentito di neutralizzare le difese iraniane e consentire così a decine di caccia di operare "liberamente sopra la capitale iraniana". Per il portavoce, "l'arrivo a Teheran ha un significato strategico e operativo ampio. Raggiungeremo qualunque posto sarà necessario per difendere i cittadini di Israele. Teheran non è più invulnerabile".
Nelle operazioni israeliane presi di mira i siti nucleari di Natanz e Isfahan, dove è stata distrutta un'infrastruttura per l'uranio arricchito: tuttavia, Israele chiarisce di non aver colpito l'impianto di Fordow. L'Idf ha annunciato anche che nove scienziati e alti esperti coinvolti nel programma nucleare del regime iraniano sono stati uccisi nei primi attacchi dell'aeronautica israeliana all'apertura dell'operazione in Iran. La guerra all'Iran ha reso per l'Idf Gaza "un fronte secondario nella guerra".
Sul fronte opposto, in una guerra fatta non solo di missili e droni, ma anche di propaganda, i media iraniani affermano che l'Iran ha abbattuto due caccia israeliani e catturato una pilota. La controffensiva di Teheran ha poi colpito Gerusalemme, Tel Aviv e altre località raggiunte da missili che hanno provocato alemno tre vittime e decine di feriti. In una dichiarazione indirizzata alla Guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei, il ministro della Difesa di Tel Aviv, Israel Katz ha tuonato: "Se l'Iran continuerà a lanciare missili contro Israele, Teheran brucerà. I residenti di Teheran pagheranno un prezzo elevato per i danni criminali arrecati ai cittadini israeliani".
In questa escalation, cadono nel vuoto gli appelli europei a fermare le armi e a fare prevalere la dipomazia. Un appello in tal senso è stato rivolto in un colloquio telefonico alministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, dall'Alto rappresentante per la politica estera europea, Kaja Kallas. Su X Kallas ha poi ribadito la posizione dell'Ue contraria all'acquisizione dell'arma nucleare da parte dell'Iran. Sulla stessa lunghezza d'onda l'informativa al Parlamento, alle commissioni esteri di Camera e Senato, del Ministro Tajani. Critiche le opposizioni. La leader Pd chlein ha invitato il governo a non appiattirsi sulle posizioni della Casa Bianca.