Trump ci ripensa? Secondo il Wall Street Journal il presidente Usa starebbe valutando di imporre nuove sanzioni alla Russia

Finora ha sempre respinto l'idea di imporre nuove sanzioni a Mosca, ma ora, stando a quanto scrive il Wall Street Journal, Trump si starebbe convincendo del contrario e starebbe valutando l'ipotesi di imporre sanzioni contro la Russia già questa settimana. Le fonti del Wsj spiegano però che, qualora Trump prendesse questa decisione, è improbabile che le restrizioni includano nuove sanzioni bancarie. La Russia da parte sua continua a prendere tempo annunciando di essere impegnata a lavorare alla preparazione di un memorandum sull'Ucraina che includerà i principi e le potenziali date dell'accordo. "Non appena sarà redatto il memorandum - ha detto la portavoce del Ministero degli esteri Maria Zakharova - verrà presentato a Kiev. Speriamo che la parte ucraina stia svolgendo un lavoro simile e che condividerà con noi le sue opinioni non appena riceverà il documento dalla Russia".

L'ucraina però non crede nella volontà russa di negoziare. Il consigliere presidenziale ucraino, Andriy Yermak, scrive su X: "La Russia continua a prendere tempo, a elaborare 'qualcosa' e a rifiutarsi di cessare il fuoco: una tipica tattica dilatoria volta a evitare la responsabilità delle uccisioni e a cercare di sfuggire a sanzioni più severe. È tempo di porre fine a questa attesa infinita: la Russia dovrà affrontare ulteriori sanzioni".

Anche l'Europa non crede alla volontà russa di raggiungere un accordo di cessate il fuoco. "Se la parte russa non è nemmeno disposta ad accettare un invito del Vaticano o una mediazione da parte del Vaticano per tenere un incontro altrove, allora ciò dimostra che Putin e la Russia chiaramente non avevano alcun interesse al momento a giungere a un cessate il fuoco, a un cessate il fuoco o persino a un accordo di pace".  Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, in conferenza stampa con il primo ministro finlandese, Petteri Orpo, a Turku. "Mi aspetto - ha aggiunto - che potremmo doverci preparare per una durata più lunga della guerra, ma ciò non cambia la nostra determinazione a sostenere l'Ucraina. E lo dico in modo così chiaro e inequivocabile perché non si tratta solo dell'integrità territoriale dell'Ucraina. Se così fosse, sarebbe motivo sufficiente per aiutarla. Ma si tratta di molto di più. L'intero spazio in cui viviamo è a rischio. E'giunto il momento per tutti noi di difenderci insieme. Siamo minacciati e ci difenderemo". Merz, che ieri ha autorizzato l'Ucraina ad utilizzare senza limiti i missili a lunga gittata forniti dalla Germania chiede di intensificare la pressione su Mosca "perché Putin capisce solo la forza”.

L'annuncio del cancelliere tedesco sulla fine delle limitazioni sulla gittata delle armi fornite a Kiev è stata accolta negativamente da Mosca, ma ha suscitato critiche anche in Germania e all'interno della stessa coalizione di governo. Il Vice Cancelliere, ministro delle Finanze e leader socialdemocratico Lars Klingbeil ha negato che ci sia un nuovo accordo "che vada oltre quanto fatto dal governo precedente".