L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), ha inviato una segnalazione al Governo relativa a criticità rilevate nell’applicazione del Codice delle comunicazioni elettroniche riguardante l’interoperabilità dei ricevitori autoradio e dei ricevitori radio di consumo, che prevede l’obbligo, dal 2021, dell’inclusione di un ricevitore DAB+ nei veicoli nuovi. Una segnalazione che segue un’indagine sull’evoluzione del mercato della radiodiffusione sonora digitale terrestre, che ha rilevato, tra le altre cose, un avanzamento lento del mercato DAB+, nonostante l’adozione del Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze (PNAF-DAB) e altri interventi regolatori. In particolare, sul tema dell'interoperabilità, ovvero la capacità di sistemi informativi, applicazioni, servizi e dispositivi di comunicare e scambiarsi informazioni in modo efficiente e sicuro, è emerso che alcuni recenti modelli di auto, anche di grandi marchi, non includono più un’autoradio tradizionale. Al suo posto offrono un sistema di infotainment collegato via Bluetooth a uno smartphone, che sfrutta la connessione a banda larga per ascoltare la radio in streaming (IP). Tale soluzione, viene ribadito nella segnalazione al Governo dell’Agcom, aggira di fatto la normativa vigente, che prevede l’obbligo di integrare un ricevitore DAB+ solo nei veicoli dotati di autoradio. Pertanto, i veicoli sprovvisti di autoradio sfuggono all’obbligo, pur rispettando formalmente la legge, contraddicendone però lo spirito originario, cioè diffondere l’uso del DAB+ e favorire la transizione alla radiofonia digitale terrestre. Alla luce di questa criticità, L’Agcom propone, quindi, una revisione normativa, con l’obiettivo di dotare di autoradio, in grado di ricevere le trasmissioni sonore in tutte le tecnologie analogiche e digitali AM, FM e DAB+, anche le autovetture che presentano sistemi integrati di infotainment connessi tramite banda larga.
L'Agcom al governo: le moderne auto che non includono un ricevitore Dab+ aggirano la normativa, occorre intervenire
