E' morto Sebastião Salgado, uno dei più importanti fotografi del Novecento. Aveva 81 anni. L’Instituto Terra, che aveva fondato insieme alla moglie, ha dato la notizia, poi confermata dall'Accademia delle Belle Arti francese, di cui era membro e che lo aveva eletto tra i suoi nel 2016 come "grande testimone della condizione umana e dello stato del pianeta". Ed è proprio a Parigi che è deceduto. Nella sua carriera, durata più di mezzo secolo, Salgado ha documentato con grande sensibilità sociale, i grandi e più profondi mutamenti sociali, economici e ambientali del nostro tempo.
Nato ad Aimorés (Minas Gerais) l'8 febbraio 1944, terminati gli studi di economia e statistica in Brasile, Salgado dopo aver lavorato per un breve periodo nella pubblica amministrazione e per conto della International Coffee Organization, nel 1973 ha intrapreso la carriera di fotografo, collaborando nella prima parte della sua carriera lavorò per alcune delle agenzie più importanti al mondo e come reporter fu testimone di alcuni degli eventi più importanti dello scorso secolo. Poi, come fotografo indipendente, attraverso lunghi reportage in giro per il mondo, con le sue foto in bianco e nero, ha raccontato storie di lavoratori, migranti, povertà e cambiamenti climatici.