I pranzi in famiglia e le scampagnate di Pasquetta sono alle porte e la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) lancia dati che dovrebbero allarmarci, invitandoci tutti alla responabilità: al termine della maratona culinaria per le festività pasquali, nella spazzatura finiranno alimenti sprecati per un valore pari a 200 milioni di euro. Frutta, verdura, pane, latticini e carne, ma anche dolci, il cibo che sprecheremo di più. Non perchè si tratta di alimenti poco gustosi, ma perché compriamo più di quello che in realtà ci serve.
Durante le feste si raggiungono punte estreme, ma non è che nel resto dell'anno vada molto meglio, se è vero che è pari al 10% la percentuale di cibi sprecati ogni anno. Una maggiore quantità di rifiuti in pattumiera, determina anche un aumento del livello di inquinamento. Una tonnellata di rifiuti alimentari è pari a 4,2 tonnellate di CO2. A Pasqua poi, offre il suo contributo in negativo anche l’errato smaltimento delle confezioni di colombe e uova di cioccolato.
I "ponti" di queste settimane e la chiusura delle scuole fin dopo il 1° maggio, spingerà inoltre milioni di italiani a muoversi per qualche giorno. Lungo la penisola ci sarà, cè già, un aumento del traffico delle auto private,dei pullman degli aerei e l’uso dei mezzi di trasporto ha come inevitabile conseguenza, un aumento dell‘inquinamento dell’aria.